Chi siamo

Nei primi anni settanta l"attività artistica, soprattutto in Italia, confluiva in due ambiti nettamente separati, quello delle istituzioni pubbliche e quello delle diverse iniziative private. Gli Incontri Internazionali d"Arte intervennero, sin dagli inizi, con un"innovativa mediazione tra queste due sfere. Ne è una dimostrazione la mostra di esordio dell"Associazione, "Vitalità del negativo nell"arte italiana 1960/70", a cura di Achille Bonito Oliva, nella quale agli artisti della più recente avanguardia italiana, nell"ambito di un rivoluzionario sistema espositivo, venne offerta una posizione di rilievo nella sede pubblica del Palazzo delle Esposizioni a Roma. Nel 1973 gli Incontri Internazionali d"Arte organizzarono la mostra "Contemporanea"; ideata da Achille Bonito Oliva e curata da un"equipe di esperti, l"esposizione presentò negli ambienti del nuovo parcheggio sotterraneo di Villa Borghese non ancora adibiti alla loro funzione d"uso, i maggiori protagonisti internazionali accostati in una visione antropologicamente complessa della cultura e dei suoi diversi linguaggi: arti visive, poesia, danza, informazione, fotografia, teatro, cinema.

Nel corso degli anni settanta, oltre alle grandi mostre realizzate con la collaborazione delle istituzioni e dell"imprenditoria privata (gli Incontri Internazionali d"Arte inaugurarono in Italia la sistematica partecipazione delle aziende, pubbliche e private, al finanziamento di progetti culturali), l"Associazione, nella sede dello storico Palazzo Taverna a Roma, diede vita al Centro d"Informazione Alternativa, ideato da Achille Bonito Oliva e coordinato da Bruno Corà. Un luogo dove, in un periodo di forti contrasti sociali, vennero accolte le espressioni artistiche più audaci e innovative, in un contesto che privilegiava il confronto e la partecipazione.

Nel corso degli anni ottanta l"attività degli Incontri Internazionali d"Arte fu caratterizzata soprattutto dalle mostre dedicate agli artisti italiani all"estero: la grande rassegna intitolata "Identité italienne. L"art en Italie depuis 1959" al Centre Georges Pompidou a cura di Germano Celant, e “Michelangelo Pistoletto” al PS.1 di New York e “Mario Merz” al MOCA di Los Angeles. Alla fine degli anni settanta risalgono le prime rassegne dedicate al cinema, curate da Adriano Aprà e Patrizia Pistagnesi, soprattutto per il Museum of Modern Art di New York e per il Centro Georges Pompidou di Parigi.

In un clima di rinnovata partecipazione con le istituzioni pubbliche italiane, gli Incontri Internazionali d"Arte nel 1987 hanno avviato con la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Napoli un progetto questa volta finalizzato, oltre che alla realizzazione di alcune mostre, alla raccolta di un nucleo di opere d"arte contemporanea da destinare al Museo di Capodimonte. Per la cura di Bruno Corà, alcuni tra i principali protagonisti dell"arte contemporanea (da Kounellis a Paolini, da Mario Merz a Mattiacci, Alfano, Buren, LeWitt, Fabro, Pistoletto, Kosuth e Polke), di volta in volta hanno esposto nella Sala dei Camuccini un lavoro appositamente realizzato, che nella maggior parte dei casi, è entrato nella collezione permanente di arte contemporanea del Museo.

Nel 1990, rispondendo alle esigenze di espressione di una nuova generazione di artisti e di critici, gli Incontri Internazionali d"Arte in collaborazione con il Comune di Spoleto, hanno dato avvio a un ciclo di avvenimenti a cadenza annuale, coordinato da Pieranna Cavalchini. "Arte domani. Punti di vista", questo il titolo della rassegna, ha visto la realizzazione di una serie di mostre e di installazioni all"aperto, nell"ambito delle quali si sono confrontati artisti e critici di nazionalità diverse. Cecilia Casorati, Cornelia Lauf, Aldo lori, Agnes Kohimeyer, Sylvie Parent alcuni dei critici che hanno partecipato alle rassegne, insieme, tra gli altri, agli artisti Felix Gonzalez-Torres, Cesare Pietroiusti, Costas Varostos, Jack Sal, Eugenio Giliberti.

Tra le più recenti iniziative di respiro internazionale, si ricordano le mostre curate da Achille Bonito Oliva, come "Minimalia" (Venezia, Roma, New York. 1999-2000), “Le tribù dell’arte" (Macro, Roma, 2001), “Transavanguardia italiana” in Cina (Art Museum di Shanghai, 2001) e in America Latina (Argentina, Santiago del Cile, Città del Messico, 2003-2004).

Nel 2010 in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano e il Museo di Villa Pignatelli, gli Incontri Internazionali d’Arte hanno avviato il progetto per la Casa della fotografia. Dopo la mostra “Ugo Mulas. La Verifica dell’arte. Da Marcel Duchamp a Vitalità del negativo”, gli Incontri Internazionali d’Arte hanno promosso ed organizzato dal 2012 le mostre “NAPOLI di Riccardo Carbone, “Rabi’a”, “Raffaela Mariniello. Souvenir d’Italie”, “Fotografia del Giappone. Capolavori 1860-1910”, “Nina Rosenblum: 10 film documentari di fotografia, indagine storica e diritti civili nell"America contemporanea”, “Gabriele Basilico. Bord de mer”, “Antonio Biasiucci. 3/3 Sacrificio Tumulto Costellazioni”, “Wim Wenders. Appunti di Viaggio” e “Boris Mikhailov. Io non sono io”, in collaborazione con il Madre di Napoli.

Oltre ad aver rilanciato il Premio Malaparte nel 2012, l"Associazione è impegnata nel sostegno della giovane creatività italiana, attraverso un programma di residenze per giovani artisti presso la Cité Internationale des Arts di Parigi.